WIN 75 - A Cristina

… così al crepuscolo è arrivata la volpe.

Smunta, spelacchiata, con la lunga e beffarda coda. Gli occhi erano i tuoi, pieni di quell’intesa che ci scambiavamo al mattino cantando le melodie senza tempo e luoghi, persone o eventi conosciuti, giocando a evocare meravigliose nuove avventure in un futuro non prevedibile.

Quando credevi che ti mancasse la forza di superare le avversità, quando credevi che fosse stata la vita a piegarti, le ingiustizie subite, ecco la malattia, l’instancabile alleata che evidenzia i limiti, le convinzioni, le aspettative, per mostrare l’unico futuro possibile se non metti mano al sistema operativo e cambi la musica. Siamo arrivate in tempo?

Io credo di sì. Il ciclo si è compiuto, la coscienza ha riconosciuto il messaggio celato dietro la collina del dolore,  il limite da superare in questo spazio-tempo manifesto.

Ti sveglierai la Dea che sei sempre stata… tenero involucro di sacra assenza a ricordarci che siamo più grandi di questo corpo, più grandi degli eventi che creiamo, più grandi di quella briciola di potenza che muoviamo timidi in questo campo infinito di possibilità.

Ci siamo dette tutto? Io credo di si. La volpe è arrivata per l’estremo saluto a conferma di ciò che ci siamo promesse:  “Se verrai, ti riconoscerò”.

Autore: Silvia Pellegrino