WIN 53 - Acque di luce
Sono trascorsi quarant'anni da quando Gigi Capriolo si è immerso per la prima volta nelle acque di Lourdes. Per lui, ateo per tradizione e da tempo studioso di energia e vibrazione, è stata una vera e propria rivelazione. Il cerchio che si chiudeva. Da allora l'acqua è diventata la sua materia, il suo campo di studio, il suo mondo.
“L'acqua ha una forza straordinaria, miracolosa, e questa forza sta nel fatto che l'acqua è intelligente. La molecola dell'acqua ha la capacità di mantenere e trasmettere un'informazione. Vi sono acque speciali, che custodiscono una particolare informazione, capace di riequilibrare un campo magnetico in disequilibrio, per esempio quello di un essere umano ammalato: bastano soltanto tre gocce di queste acque perché l'informazione in esse contenuta sia trasmessa ad altra acqua con cui vengono in contatto, quella che compone il settanta per cento di ogni essere umano adulto, riequilibrandola. E ciò è miracoloso”, spiega Capriolo.
“Il primo miracolo l'acqua l'ha fatto su di me, a Lourdes. Mi ero messo in fila alle nove per visitare la grotta dove si trova la fonte, quando finalmente è arrivato il mio turno era quasi mezzogiorno e la vasca era ridotta a un acquitrino melmoso, non certo invitante. Non ho potuto sottrarmi. In un attimo mi sono ritrovato immerso con la testa all'indietro. Una specie di battesimo. E il miracolo è stato che non sono morto. Anzi, per me è stata una rivelazione. Ho iniziato a studiare, ho visto l'effetto che quest'acqua aveva sugli animali, sugli esseri viventi, sugli uomini. Ho capito che la sacralità di quest'acqua stava nel suo particolare elettromagnetismo. Nella sua particolare vibrazione”.
Da allora la rotta è stata quella dei santuari, dei santuari mariani. La nascita o la ri-nascita che ogni volta si celebra con l'esplosione di energia cosmica che è l'apparizione. Medjogorje in primis.
“Ho iniziato ad andarci regolarmente ogni anno dopo l'esperienza di Lourdes – racconta Capriolo – Partivamo in gruppo da Milano, ognuno con la propria bottiglia d'acqua con il nome scritto sopra e la esponevamo al momento dell'apparizione. Ci siamo accorti così che l'acqua contenuta in ogni bottiglia riceveva per ognuno un'informazione diversa. Ognuno riceveva quello di cui aveva bisogno. I santuari non sono altro che delle casse di risonanza, dei luoghi che espandono questa speciale vibrazione dell'acqua. Abbiamo capito anche che queste acque si potevano scambiare e da lì è iniziato il grande sforzo di studio”.
A cosa vi ha condotto?
“A capire innanzitutto che l'acqua lavora contemporaneamente sul piano fisico e su quello spirituale. Il corpo ci parla in modo autentico, e il corpo ammalato ci parla di un disagio, ma la voce proviene dallo spirito. Ed è lo spirito che contattiamo con l'acqua. La speciale informazione che dalle tre gocce d'acqua si trasmette all'acqua interna del corpo, e in particolare di un corpo ammalato, offre allo spirito la possibilità di un mutamento. Cambia il modo di approcciare il mondo, di stare nel mondo e di risuonare con esso. Una persona che ha un tumore è spesso una persona che non si vuole bene, offre una possibilità di cambiamento è risintonizzare il suo spirito con il suo corpo e con il mondo dunque”.
In cosa consiste in termini fisici l'intelligenza dell'acqua?
“Nel suo particolare elettromagnetismo. Ogni essere vivente in quanto tale vibra di energia, ovvero genera un campo magnetico. La molecola dell'acqua ne genera uno particolare, i due atomi di idrogeno tendono a cedere il loro elettrone, mentre quello di ossigeno, carico negativamente, tende ad attirarlo. Si tratta di una molecola dunque pronta a ricevere sulla scorta del principio che il campo magnetico tende all'armonia. L'elettromagnetismo dell'acqua ha una spiccata tendenza all'armonia. La molecola dell'acqua (H2O) è inoltre l'unica che si mantiene inalterata in tutti quattro gli stati che caratterizzano gli elementi: solido, liquido, gassoso e aeriforme”.
Che cosa sono e che proprietà hanno le acque speciali?
“Sono le acque che hanno una speciale informazione, ovvero che più di altre tendono ad armonizzare. Da dove venga questa speciale informazione è un mistero. E' la volontà divina che le informa, a noi tocca la difficoltà di capirne l'impiego”.
Ovvero?
“Pensiamo l'uomo come composto da quattro elementi, la differenza sta nella forza di attrazione, ovvero nella forza di adesione delle molecole. E' la forza di attrazione che permette alle nostre cellule di stare insieme. Se una di queste forze non è efficace, si genera il disturbo. Con le acque speciali è possibile riequilibrare le forze in squilibrio”.
Cosa sono le acque di luce?
“Sono acque che hanno in sé le sette frequenze della luce. Si trovano di solito dove il divino appare e sono dunque molto forti dal punto di vista vibratorio. Ognuna ha una frequenza particolare che le dà specifiche proprietà. Vi sono acque più adatte a riequilibrare l'elemento Terra, come quella di Lourdes, oppure l'elemento Fuoco, come quella di Medjugorjie.
La sacralità dell'acqua sta anche nel suo essere messaggera fra cielo e terra...
“L'acqua riceve l'informazione dal cielo e la porta alla terra sotto forma di pioggia e dalla terra riportandola al cielo con l’evaporazione. Comunica dunque fra l'umano e il divino. Non solo ha in sé il principio Yang del dinamismo, del padre, insito nei suoi atomi di idrogeno, e al tempo stesso lo Yin, la tendenza alla stabilità, insita nell'ossigeno. E come nel Tao ognuno ha in sé il germe dell'altro e dunque del cambiamento: l'idrogeno è per definizione generatore di acqua e l'ossigeno è generatore di acido”.
Implicita in questa prospettiva è una visione ecologica del cosmo. Ma se le acque curano, come noi possiamo curare le acque?
“Noi possiamo badare a che le fonti possano conservare la loro energia, badando al sacro che è insito in loro. Non è un caso che i santuari custoditi da chi bada più a questioni venali che al sacro vedano scemare la loro attrattiva sui fedeli”.
Autore dell'intervista: Laura Crespi