Nella psicoterapia a indirizzo corporeo si parla di carattere. Durante una conferenza hai detto che il carattere mantiene in sospeso alcuni processi; il carattere è l’insieme dei processi rimasti incompleti. Puoi descrivere questo concetto?
Come l’acqua prende la forma dello spazio che trova, così è giunta l’ora di condividere e divulgare i risultati ottenuti da chi, da decenni, studia ed esplora le varie potenzialità del lavoro corporeo in acqua calda.
Con grande soddisfazione si sta per concludere il primo percorso di formazione triennale programmata in Watsu Practitioner.
Il progetto nasce nel 2015, a Sasseta Alta, Scansano (GR), con l’obiettivo di ottimizzare l’apprendimento del Watsu attraverso una pianificazione coerente del piano di studi e un calendario annuale presentato con largo anticipo.
Ci hanno sempre convinto che i sogni si tengono nel cassetto… Alle volte questo può divenire un ostacolo, un qualcosa di polveroso, di nascosto, o qualcosa che per magia ad un tratto salta fuori, o forse può rappresentare solo un’illusione. Ma cosa succederebbe se i sogni fossero davvero la manifestazione del nostro ESSERE e ci fosse un’intenzione costante per darne forma e consistenza? Se i sogni nascessero dal guardarsi dentro, sarebbero quindi un modo per risvegliarsi? Quali idee, azioni, passi, per stare nel flusso e nella concretezza?
Si conclude il Percorso Formativo, ed inizia il nuovo cammino da Practitioner, per nove bellissime persone. Sabato 8 e domenica 9 settembre, a Sasseta , la “casa” della triennale, Cristina, Keli, Italo ed io abbiamo accompagnato e testimoniato questo passaggio importante per: Cesare Baston, Giulia Romanini, Laura Barbieri, Maria Grazia Pennesi, Michela De Angelis, Sandro Canal, Simona Sassi, Simonetta Ranieri, Valentina Boldrini.